Polo di Cosenza

Obiettivi generali: Il polo di Cosenza costituisce un centro di preparazione e caratterizzazione di materiali soffici, anche compositi, sia di origine organica che biologica. L’approccio fabbricativo è duplice: da una parte sono implementate tecniche di nano–microlitografia ottica non lineare combinata con tecniche di micro–manipolazione ottica per la realizzazione di strutture 2D e 3D di polimero/nano-particelle e dispositivi micro–fluidici integrabili e nano-strutturati. Dall’altra parte, con un approccio di tipo bottom–up si esegue il self–assembling di molecole per arrivare a strutture mesoscopiche, in una scala tra il nano ed il micrometrico da utilizzare per applicazioni ottiche e opto–fluidiche.

Obiettivi specifici: Il Polo consiste di tre laboratori che operano nel campo dell’ottica avanzata applicata alla materia soffice:

  • Laboratorio di preparazione di materiali e dispositivi soft. Il laboratorio implementa tecniche laser per la realizzazione di nanostrutturazioni in materiali soffici mediante polimerizzazione a due fotoni, breakdown ottico in vetri, registrazione di reticoli olografici per elementi fotonici, realizzazione di circuiti microfluidici su chip per sensoristica, dispositivi attivi –laser e passivi –filtri, valvole ottiche, deviatori;
  • Laboratorio di analisi e caratterizzazione micro–nanoscopica e strutturale che implementa varie tecniche di indagine, con un particolare accento sulle microscopie ottiche non lineari e sulle tecniche per la misura di forze intermolecolari più avanzate.
  • Laboratorio di analisi e caratterizzazione ottica nel range UV–IR comprendente sistemi di spettroscopie ottiche non lineari veloci ed ultraveloci, risolte in tempo ed in frequenza. Il laboratorio fa uso di una sorgente Ti:Sapphire (da circa 50 fs) con amplificatore rigenerativo ad alta energia (3.5 mJ @ 1 kHz) ed amplificatore ottico parametrico (OPA) con opzioni per l’UV–Vis ed l’IR. E’ stato inoltre implementato un apparato per spettroscopia nonlineare a somma di frequenze a doppia risonanza elettronico–vibrazionale (DR), basato su una sorgente laser Nd:Yag (da 25 ps).

Per garantire la massima efficienza dei laboratori del polo, vi è una clean–room di superficie complessiva di 250 m² di classe 100 e dotate di tutti gli impianti e arredi tecnici necessarie alla completa funzionalità dei tre laboratori.

Risultati: Il Polo è in fase operativa. E stato creato un consiglio scientifico consultivo per la valutazione delle proposte scientifiche che richiedono l’utilizzo della strumentazione dei tre laboratori. E’ in fase di allestimento il sito web per la sottomissione delle proposte. Ad oggi sono stati realizzati con la strumentazione n. 7  lavori scientifici di alto livello.